La tecnica del Drone (che spiego nella mia ultima pillola) ci permette di fare molte valutazioni interessanti e consente una visualizzazione più ampia di come ci atteggiamo e di quali siano le strategie comunicative che mettiamo in atto.
Non è necessario sfruttare questa tecnica quotidianamente: la si può usare in modo discontinuo e se ben fatta possiamo ottenere ottimi risultati.
Se iniziamo a imparare a osservare le cose dall’alto per un certo tempo con discreta costanza e successivamente solo al bisogno, permettiamo a noi stessi di adottare inconsapevolmente tutta una serie di aggiustamenti del comportamento che decisamente possono contribuire a migliorarci la vita.
Ma una delle cose più interessanti che ha potuto constatare Luisa, che ha imparato diligentemente a osservarsi da “fuori”, è il fatto che lei stessa si fa autocritica.
Cioè guardandosi le capita spesso un “…ma daai…” come incredula su certi suoi atteggiamenti che vissuti in tempo reale le creano ansia o tristezza o demotivazione ma poi rivisti criticamente più tardi sono contestualizzati in modo totalmente differente.
Inizialmente era molto concentrata nell’osservare le reazioni delle persone intorno a lei poi ha iniziato anche a osservare sé stessa e capire come si stava comportando e le sue criticità nel comportamento.
Ciò che vede o meglio rivede Luisa, guardandosi dall’alto, è una persona troppo spesso soggetta a inutili sbalzi di umore, per i quali ha imparato a prendersi in giro. Si osserva e sorride o si meraviglia di certi suoi atteggiamenti, ha messo in pratica la (quasi totalmente scomparsa negli umani) arte dell’autoironia e lentamente ha iniziato a prendersi… più alla leggera.