COME SI FA A GUARDARSI DENTRO?

Francesca e io ci conosciamo da relativamente poco tempo, sarà credo un anno tra poco, eppure di cammino insieme ne abbiamo fatto parecchio in questo periodo. E abbiamo condiviso esperienze lavorative intense e molto piacevoli: lei è una esperta del guardarsi dentro e una paladina del “guardare la trave che c’è nel tuo occhio prima di vedere la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello”. Come me anche lei forma professionisti: persone che attraverso un articolato percorso di studio e di crescita personale potranno aiutare altre persone. Abbiamo sviluppato e stiamo insieme implementando dei modelli molto particolari di autovalutazione e di consapevolezza e diciamo in modi differenti ma convergenti le stesse cose. E ci teniamo davvero tanto che le persone imparino a guardarsi dentro, con forza e con indulgenza.

Non è poi così difficile guardarsi dentro: basterebbe ad esempio l’umiltà di riconoscere i nostri errori, la saggezza di riconoscere le virtù di chi ci circonda, essere autoironici, cioè, saper ridere di noi stessi e dei nostri difetti. Lo sapevate che non saper ridere di sé stessi è uno dei primi segni di sindrome da Stress? Non è quindi difficile guardarsi dentro e confrontarsi con gli altri, almeno per quanto riguarda il vivere quotidiano, basta cominciare a fare le cose elencate sopra e altre ancora. A volte, ad esempio, basterebbe stare ad ascoltare cosa dicono gli altri di noi e si dovrebbe farlo senza prendersela troppo, poiché gli altri ci fanno da “specchio”.

Poi per situazioni più intricate e profonde c’è sempre la mano di professionisti.