FOMO – Fear Of Missing Out

Quando guardiamo il nostro fedele compagno elettronico che ci illumina il volto nella sera, con la sua rassicurante lucetta e il dito scorre frenetico sulle pagine dei social, proviamo il brivido di voler conoscere sempre di più del mondo che ci circonda.

Conoscere non solo in senso culturale, come diceva un caro amico “più so e più so di non sapere” parafrasando il paradosso Socratico, il che esprimerebbe un grande desiderio di cultura e conoscenza.

Qui parliamo di partecipazione compulsiva agli eventi del mondo: se vi fossero molti e differenti eventi nella stessa sera vorremmo partecipare a tutti quanti pur di poter raccontare il giorno successivo di esserci stati.

Passiamo una infinità di tempo a organizzare incontri, così tanto tempo che poi non ne abbiamo per esserci davvero in presenza: una sorta di isteria partecipativa che genera la sensazione di perdere le occasioni importanti della vita.

Quindi, o non sappiamo scegliere, oppure abbiamo perso il sacro sentimento della rinuncia e del “non raccoglierla tanto è acerba” della volpe e l’uva. Vorremmo essere lì in ogni luogo per sentirci sempre nel posto giusto al momento giusto: per fare cosa poi? Accorgerci che avremmo dovuto essere da un’altra parte magari…

Prima o poi ci si dovrà fare persuasi (cit. Montalbano) del fatto che non siamo ubiquitari e che possiamo anche rinunciare a qualcosa, senza sentirci tagliati fuori.

Dovremmo operare scelte consapevoli o di pancia cioè istintive: per farle però bisogna avere la pancia a posto!