IL SALVADANAIO CHE SCOPPIA

Difficile trovare nel vissuto di Luciana un vero avvenimento scatenante che la possa aver fatta virare così decisamente nei confronti di una strana forma di allergia. Credo piuttosto che lei abbia semplicemente riempito il suo salvadanaio personale in modo eccessivo e che quindi sia iniziato il cammino nell’ambito delle allergie.

Forse ha superato la soglia di tollerabilità per molte situazioni a contenuto stressante ed essendosi fortemente sovraccaricata si sono starati i suoi sistemi di allarme per cui, l’allarme suona anche per stimolazioni ridotte.

Parecchi ricercatori in campo medico interpretano molte nostre strane reazioni corporee come sintomi da “troppo pieno”: troppe informazioni non smaltite correttamente, troppe cose da dire e non dette.

Quando insisti a mettere monetine dentro al salvadanaio e non ti accorgi che è al limite di capienza potresti incrinare la delicata ceramica o addirittura romperla. Quando la ceramica si incrina o si rompe iniziano i guai seri perché la riparazione potrebbe essere lunga e costosa.

Occhio dunque ai sovraccarichi tossici. Ogni giorno mandiamo giù sicuramente qualche tossina bevendo, mangiando o respirando e impegniamo l’intero metabolismo nello smaltimento: questa cosa avviene in automatico senza che ce ne accorgiamo.

E ogni sacrosanto giorno mandiamo giù spesso moltissime notizie o frasi o apprezzamenti o gestualità che potrebbero urtare la nostra sensibilità e anche queste sono tossine, che richiedono smaltimento come quelle fisico chimiche.

Ma siamo davvero capaci di smaltirle? Sarà meglio che Luciana adotti efficaci tecniche di eliminazione di tossine emozionali perché ogni tanto il salvadanaio va svuotato prima che si incrini.