Quando ti capita di entrare in un supermercato, a meno che tu non abbia dei prodotti cui ti sei affezionato è facile che ti trovi di fronte a una immensa scelta di marchi e qualità differenti che impongono una serie di decisioni.
Qual è il miglior rapporto costo beneficio? Qual è il prodotto migliore col prezzo più accessibile? Quale negozio è più affine ai miei gusti e necessità?
Si propone nuovamente il compito di scegliere e purtroppo la grande offerta di prodotti non migliora le nostre capacità di scelta, anzi potrebbe confonderci. Questo grande frazionamento in marchi e sotto marchi lo chiamo Parcellizzazione, concetto che, se applicato sul piano sociale può creare strani fenomeni.
Facciamo un esempio: se volessimo difendere strenuamente un’idea cercheremmo di trovare appoggi in persone o gruppi coi quali abbiamo unità di intenti e di pensiero. I nostri nonni e bisnonni sono morti per difendere un’idea di libertà. Se una persona oggi decidesse di fare il partigiano e andare sui monti a combattere per difendere un suo ideale (purché fosse un ideale credibile) sicuramente troverebbe qualche decina di migliaia di persone disposte a seguirlo ma avrebbe contro altri milioni di italiani pesantemente suddivisi in sottoclassi.
Un tempo si poteva aderire all’una o all’altra opinione o al massimo a una terza. Oggi abbiamo a disposizione migliaia di diverse opinioni spesso ferocemente contrastanti fra di loro. Sempre interessante avere più possibilità di scelta, ma quando il frazionamento o Parcellizzazione è rilevante la scelta potrebbe metterci in imbarazzo. In molti casi potrebbe prevalere l’astensione, cioè alla fine scegliere di non scegliere.