Erica non prende facilmente decisioni importanti per la sua vita, anzi si potrebbe dire che, se può evita di trovarsi in situazioni dove deve decidere. Per cui apparentemente sembra che tutto le vada bene, di solito lascia decidere agli altri per essere poi velatamente sempre pronta alla critica: fortunatamente lei è conscia dei suoi comportamenti e quindi anche se con difficoltà ha deciso di fare qualcosa. Poi si lamenta di essere ferma al palo, che la sua vita sembra non decollare mai. Per forza se non prendi mai una direzione.
Quando decidi devi accettare almeno due cose che sono il rischio e la sofferenza. Il rischio di sbagliare, di andare a mangiare nel ristorante sbagliato o con la persona sbagliata e la sofferenza che ne consegue. Ti attendevi un certo tipo di trattamento e magari ne hai ricevuto un altro, attendevi qualche reazione positiva dai tuoi commensali e invece…
Per cui decidi di non decidere. Ma non è così che si cresce e si deve imparare a crescere sempre, anche da grandi. Imparare a decidere e a prendersi carico delle proprie scelte è un allenamento: all’inizio prendi qualche sonora delusione, poi impari e diventi più abile nel capire le cose e quindi impari a scegliere sempre meglio.
Da bambina hai imparato ad andare in bicicletta, non l’hai scelto tu, l’hanno scelto i tuoi genitori, e le prime volte sei anche caduta e la tentazione è stata quella di dire con grande determinazione “ma io non ci riesco e mollo tutto!”. Poi con calma tua madre ti ha fatto capire che ce la potevi fare, sei caduta un paio di volte ancora ma, poi hai imparato a pedalare. Erica annuisce e ci prova veramente a cambiare.