Negli stati di malessere presenti da mesi o anni, il disturbo principale che la persona lamenta ha avuto tutto il tempo per strutturarsi, si è cementato, ha messo radici profonde e diventerà quindi molto difficile da sradicare.
Come in una pianta che spunta dal terreno, una pervicace gramigna, se noi costantemente tagliamo la parte che si vede, quella che esce dal terreno per intendersi, la pianta stessa ricaccerà con vigore.
Anna ha un problema da anni che la disturba non poco, una cosa che viene chiamata “lingua urente”.
Un disturbo molto fastidioso che coinvolge la lingua, talvolta il palato e le gengive con uno stato di malessere costante, con dolori e bruciori e difficoltà a parlare che non trovano pace.
Lei ha un passato davvero pesante, un’infanzia difficile e molti problemi nell’ambito lavorativo: di traumi ne ha vissuti parecchi e quindi è terreno fertile per malattie. Qualche anno fa ha avuto un periodo di forte mal di gola con abbassamento di voce e si è spaventata moltissimo, ha avuto timore di una brutta malattia.
La paura ha dominato per un periodo la vita di Anna disturbandola non poco e confessa che più volte si era immaginata morente in un letto di ospedale.
La buona notizia fatti gli opportuni accertamenti è che non c’era nulla di grave ma il periodo di forte stress vissuto ha lasciato il segno sulla sua povera lingua: si è così tanto spaventata che la sua lingua ha memorizzato il trauma.
Il suo cervello sta cercando le ragioni per dimenticare, ma il suo corpo ricorda benissimo…