SOGGETTI DELUSI

Pietro sembra non essere mai soddisfatto, più lavora e guadagna più gli sembra non bastare quello che fa: non è un problema di soldi, quello che riesce a portare a casa è più che soddisfacente, ciononostante lui non vive sereno e ha un bel problema di appagamento.

Parlando con lui non si capisce bene fino a che punto sia reale la questione, in fondo la moglie gli è vicina e lo sostiene come può e i figli sembrano sereni, mentre lui non lo è.

Pietro non si accorge di essere sostenuto, sembra sordo alle parole che gli vengono dette: forse perché non sono esattamente quelle che lui vorrebbe sentire?

E allora non essendo soddisfatto lui semplicemente fa di più e crea continuamente occasioni per fare cose, diventa iperattivo e sempre più incapace di cogliere gratificazioni: meno sente e più fa.
In buona sostanza sta sviluppando una “iperattività compensatoria”.

Come quando ci sentiamo un po’ giù e un pezzetto di cioccolato ci tira su: è una compensazione con qualcosa di dolce per una dolcezza che ci sembra di non ricevere..

Pietro è vittima di sé stesso, non si sente apprezzato e sostenuto e quindi si butta su molte attività, e talvolta cerca la gratificazione mancata in un bicchiere di vino in più o in una fetta di torta mentre invece dovrebbe imparare ad ascoltare.

Se fosse meno concentrato sulle sue difficoltà potrebbe sentire con maggior intensità l’affetto dei familiari e la loro gratitudine e potrebbe semplicemente rilassarsi e godersela.

Lasciamoci assorbire dalle nostre passioni, è una cosa buona: purché esse non diventino però uno schermo dietro al quale nasconderci noi e le nostre paure o rappresentino l’ennesimo meccanismo di fuga.