Smettiamola di nascondere le emozioni; fanno parte di noi
Roberto è un giovane uomo molto sensibile, ma come spesso accade quando si è in età lavorativa e si occupa, come lui, un posto di rilievo in un’azienda, non ci si può tanto lasciare andare ai sentimentalismi o alle emozioni.
Lui dice di stare bene, di non soffrire di particolari disturbi. Forse in realtà non li vede come disturbi o non li interpreta come tali; tuttavia, ogni due settimane deve andare a farsi fare un massaggio per i dolori alla schiena.
Eppure, lui è un uomo sano, non esercita il mestiere di contadino e quindi si chiede come possa avere sempre questi dolori: fatica a comprendere che le innumerevoli tensioni che vive quotidianamente possano anche loro gravare sulle sue articolazioni.
Certamente è così anche per Sandro che pur mantenendo uno stile di vita sano e cercando di curare la sua alimentazione soffre comunque di pressione alta. Anche lui è sotto pressione, vive forti stati di tensione continuativi e quindi sviluppa IPER-TENSIONE.
Dobbiamo finirla di credere che la mente e i nostri comportamenti non possano essere causa di malattia: la malattia si sviluppa sul piano fisico e lì noi ne vediamo gli effetti.
Ma essa nasce da qualche mancato adattamento alla vita, da una frase non detta o da un boccone amaro di troppo che abbiamo comunque dovuto ingoiare.
Spesso, siamo colpiti e impressionati da vicende che accadono ad altri e pensando a loro non è così difficile capire la connessione fra le emozioni e le loro espressioni sul fisico come nel caso di Roberto e la sua schiena. Ma quando accade a noi, facciamo tanta fatica a pensare che un atteggiamento possa essere la causa del malessere. Per gli altri sì, succede proprio così, e per noi, no?