TORNARE A PRIMA DEL FATTO

Fate parte di una squadra di pompieri che interviene su un incendio e con prontezza “domate” le fiamme: fate un bel sopralluogo e tutto è ok. Il giorno successivo vi richiamano perché nello stesso luogo è scoppiato nuovamente un incendio.

Dovete fare una ricerca più approfondita e finalmente scoprite che vi è un tubo con del combustibile sotterrato sotto le macerie che non avevate visto e che porta ad un silos a 500 metri di distanza.

Andare dunque all’origine del problema, alla fonte, è l’unica soluzione. Scovare il rubinetto aperto, che pur piccolo, alimenta la situazione odierna è molto spesso l’unica cosa sensata da fare.

Spiego ad Anna che stiamo tornando ai momenti che hanno preceduto la comparsa dei suoi disturbi così fastidiosi alla lingua.

Partiamo quindi da lontano andando a trattare per primo un organo importante come il suo intestino. Cosa c’entra, mi chiede, il mio intestino, quando il problema è la lingua?

Anna me lo confessa più tardi che è fissata col peso e pertanto assume anche dei prodotti naturali per tenere sempre pulito l’intestino, non è una stitica ma si è fissata che andando di corpo non ingrasserà. Nel frattempo, con lassativi non richiesti dal corpo, sta irritando la sua delicata mucosa intestinale.

E l’intestino è l’organo che trattiamo per primo per abbassare il suo livello globale di tossicità corporea.

Abbassare il livello globale di tossicità è il nostro dovere, partiamo da lontano nel caso di Anna, dall’intestino (il silos col carburante a 500 metri di distanza) per arrivare alla sua lingua e al suo fastidioso disturbo (l’incendio che spegniamo e si riaccende).